Italia 2023: Nuovo obbligo di etichettatura degli imballaggi
Nuovo obbligo di etichettatura degli imballaggi in Italia
Come si presenta la nuova etichettatura ambientale per l'Italia?
Due sono gli aspetti principali: il primo è che i produttori di imballaggi devono etichettare il materiale dell'imballaggio con un codice alfanumerico, secondo la direttiva 97/129/CE. Puoi trovare il codice alfanumerico appropriato per il tuo imballaggio nel nostro lessico dei simboli di riciclaggio. Il secondo è che gli imballaggi destinati ai consumatori finali devono riportare chiare istruzioni su come smaltire l'imballaggio - in italiano.
Secondo la raccomandazione del Consorzio Italiano Materiali da Imballaggio (CONAI), l'etichetta di un imballaggio deve contenere le seguenti informazioni:
- Codice di identificazione del materiale di imballaggio
- Informazioni sulla raccolta differenziata e sul corretto smaltimento.
Di conseguenza, un imballaggio riporta due possibili indicazioni:
- Raccolta, Famiglia di materiale, ad esempio Raccolta cartone o Raccolta plastica;
- oppure: Raccolta differenziata + Verifica le disposizioni del tuo Comune, un riferimento alla raccolta differenziata. Il consumatore è invitato a informarsi sulle norme in vigore nel suo Comune - utile per gli imballaggi che hanno più di una componente materiale.
Cosa cambierà con il regolamento sull'etichettatura ambientale in Italia?
L'obbligo di etichettatura per l'Italia è in arrivo. L'obbligo di etichettatura ambientale, sancito dal Decreto Legislativo n. 116/2020 del 3 settembre 2020, è stato prima sospeso per il 2021, poi fino al 30 giugno 2022 e infine fino al 31 dicembre 2022. Ora i rivenditori online devono etichettare specificamente il materiale degli imballaggi destinati all'Italia secondo gli standard ambientali. I produttori sono inoltre tenuti a indicare il tipo di materiale di imballaggio utilizzato, sulla base della decisione 97/129/CE, per consentirne la corretta identificazione e classificazione.
Com'era prima? In precedenza, gli imballaggi destinati ai Paesi terzi erano esenti dall'obbligo di etichettatura, ma erano soggetti alle normative dei Paesi di destinazione. Era prassi comune fornire agli imballaggi i documenti di trasporto e le schede tecniche di composizione durante la fase logistica precedente all'esportazione.
Quali sono le ragioni del nuovo regolamento sugli imballaggi?
Tutti gli imballaggi immessi sul mercato in Italia devono essere etichettati secondo le modalità previste dalle norme tecniche UNI e nel rispetto dei regolamenti comunitari. Questo dovrebbe facilitare la raccolta, il riutilizzo e il riciclo degli imballaggi e fornire ai consumatori informazioni affidabili sulla destinazione finale degli stessi. In sintesi, una corretta etichettatura ambientale per l'Italia dovrebbe contribuire a un'efficace ed efficiente tutela dell'ambiente. Dopo tutto, gli imballaggi e i rifiuti di imballaggio inquinano l'ambiente e il nuovo decreto mira a ridurre l'impatto ambientale. Con il decreto legislativo, l'Italia attua le direttive UE 2018/851 e 2018/852.
Quali tipi di imballaggi devono rispettare il nuovo regolamento?
Tutti. Le direttive UE prevedono l'etichettatura di tutti gli imballaggi immessi sul mercato, siano essi primari, secondari o terziari. L'obbligo di etichettatura non riguarda solo i produttori di imballaggi industriali, ma anche gli imballaggi importati: Le aziende tedesche che desiderano importare merci imballate devono garantire l'etichettatura ambientale appropriata per l'Italia. Nello specifico, il termine imballaggio si estende ai "prodotti di qualsiasi materiale" per il ricevimento, la protezione, la manipolazione, la consegna e la presentazione delle merci. Si va "dalle materie prime ai prodotti trasformati" e si passa dal produttore all'utilizzatore o al consumatore.
È interessante notare che anche gli articoli monouso utilizzati per lo stesso scopo sono classificati come imballaggi. Tuttavia, non tutti gli imballaggi sono imballaggi, per esempio non lo sono le buste che quindi non sono soggette al marchio di qualità ecologica per l'Italia perché non sono imballaggi. Cosa si intende per imballaggio? Un'occhiata al sito web del CONAI a chiarezza.
Come deve essere strutturata l'etichettatura sull'imballaggio?
Che si tratti di B2B (commerciale) o B2C (domestico), gli imballaggi riportano il codice alfanumerico che permette di identificare indistintamente il materiale di confezionamento. Ma le informazioni per il corretto smaltimento sono diverse:
Solo gli imballaggi B2C destinati ai clienti finali devono riportare le informazioni relative alla raccolta differenziata e al corretto smaltimento dei rifiuti di imballaggio. Le informazioni sono richieste per ogni componente separabile manualmente. Secondo le linee guida CONAI, l'etichettatura effettiva non segue il tipo di imballaggio, ma dipende dal canale di distribuzione (B2B o B2C).
Sugli imballaggi B2B, il codice del materiale secondo la 129/97/CE deve essere indicato per ogni componente separabile manualmente. Ulteriori informazioni, ad esempio sulla separazione e lo smaltimento, sono facoltative. Diverso è il caso degli imballaggi B2C, per i quali, ai sensi dell'art. 219, comma 5, sono richieste informazioni obbligatorie sullo smaltimento dei rifiuti per ogni componente separabile manualmente, come precedentemente scritto.
Come si ottiene l'etichettatura degli imballaggi?
Il nuovo sistema di etichettatura per gli imballaggi funziona con numeri e abbreviazioni per classificare i materiali di imballaggio di tutti i tipi, ovvero imballaggi primari, secondari e terziari. L'Associazione tedesca dell'industria chimica (VCI) supporta le aziende nell'implementazione del sistema per gli imballaggi industriali B2B, sulla base delle informazioni fornite dal Consorzio Nazionale Imballaggi CONAI e dall'associazione partner Federchimica. A tal fine, CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) ha sviluppato uno strumento interattivo online chiamato etichetta, che aiuta a creare le etichette.
Non solo come produttori di imballaggi industriali, ma anche come rivenditori online puoi registrarti per creare le tue etichette ecologiche individualmente (etichetta-conai.com).